>> Segnali sempre più inquietanti sulla sanità piemontese

Segnali sempre più inquietanti sulla Sanità piemontese. Questa mattina infatti sono stati disposti gli arresti domiciliari per  Caterina Ferrero, l’ex assessore della giunta Cota indagata nell’ambito della maxi inchiesta che a fine maggio ha portato all’arresto di sette persone.

Laureata in Economia e Commercio, commercialista e consulente nel campo immobiliare. Eletta nel 1995 in Consiglio regionale per Forza Italia, è stata vicepresidente della II Commissione consiliare (Urbanistica e Trasporti). Dal marzo 1998 è stata presidente della I Commissione (Programmazione e Bilancio). Nella VII legislatura, dal 4 luglio 2001, è stata assessore ai Lavori pubblici, Tutela del suolo, Protezione civile, Patrimonio.
 Nelle elezioni 2005 è stata rieletta in Consiglio regionale, nella circoscrizione di Torino.

“Per gli aspetti penali della vicenda che coinvolge l’assessore regionale Caterina Ferrero – dichiara Fabio Lavagno Coordinatore regionale di Sinistra Ecologia e Libertà – vale ovviamente, come per tutti i cittadini, la regola che sono i processi a stabilire la colpevolezza.

Ben diverso è invece il giudizio politico su atti e comportamenti che in poco meno di dodici mesi hanno evidenziato una pervasiva e violenta volontà di trattare il campo della sanità come un terreno di conquista di interessi privati. Mentre le eventuali responsabilità penali sono ovviamente in capo ai singoli le scelte e le responsabilità politiche ricadono per intero sul Presidente della Regione Cota e della sua maggioranza.

Questa vicenda, così come quelle che i questi giorni hanno evidenziato una capacità della malavita organizzata di rapportarsi con politica e istituzioni, ci obbliga però a ripensare, indipendentemente dalle inchieste giudiziarie, ad un modo di fare politica, organizzare il consenso, rapportarsi con il mondo degli affari e della finanza, in cui non si lasci spazio a zone grigie o a rapporti non limpidi. I richiami alla legalità ed alla moralità non possono essere formule vuote, ma essenza stessa della politica e dell’amministrazione pubblica ”.