>> Tartufi: calendario posticipato e fondi a metà (- 50 %)

”La proposta è stata sottoposta all’attenzione delle Province, ottenendo parere unanime e favorevole”. Così l’assessore regionale Ravello ha risposto all’interrogazione di Angela Motta sul taglio dei contributi a chi mantiene alberi che aiutano il mantenimento dell’ambiente naturale del tartufo.

“Sono 32.039 gli alberi che in Piemonte usufruiscono dal 1985 della tutela da parte della Regione”, spiega Angela Motta, “oltre 10.000 nella sola provincia di Asti. Oggi sono seriamente a rischio per il dimezzamento dei fondi da parte dell’assessorato all’economia montana.

Questi alberi, spesso maestosi e longevi, sono ormai l’unico baluardo nei fondovalle astigiani ormai aggrediti dal cemento, ma non solo. Da questi microambienti proviene una importante fonte dell’economia turistica ed enogastronomica del territorio, nonché una leva di marketing qualitativamente unico ed irripetibile”.

“Così la nostra provincia viene penalizzata due volte: la prima dal rinvio dell’apertura della raccolta ad ottobre, che lascia scoperte le due principali manifestazioni astigiane, Festival delle Sagre e Palio; la seconda da scelte che mettono a rischio per sempre la fonte del prezioso tubero”.

“Di fronte alle evidenti preoccupazioni che ho esplicitato in Consiglio regionale, l’assessore mi ha risposto: le Province la pensano come me. I Trifulau ringrazino dunque anche gli amministratori della Provincia di Asti”.

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