>> “Cario vattene”: blitz notturno a Masio con scritte sulla casa di un omonimo

Dopo il pareggio del Toro, di sabato 30 aprile, in casa contro il Piacenza, una quarantina di scatenati ultrà granata, verso le 23, armati di bombolette spray con vernice rossa, ha imbrattato i muri delle case di Masio (Al), paese di 1486 abitanti, colpevole di aver dato origine al presidente del Torino Fc, Urbano Cairo.

Pesanti le scritte, che si sono concentrate sull’abitazione di un incolpevole omonimo del padre di Urbano Cairo: da “Cairo vattene” fino alle minacce di morte.

Ed è così che dagli insulti ed invettive degli striscioni della Maratona, alle bombe carta e alle teste di maiale davanti alla sede della società, ora il tutto (al vaglio degli inquirenti) si è pesantemente trasferito nell’Alessandrino, a Masio, nella cara e accogliente terra del presidente del Torino.

Quale sarà la reazione di Cairo che, più che mai, si sente tradito dalla sua squadra? Intanto ha varato il suo primo ritiro punitivo nei confronti della squadra. Con ogni probabilità non presenzierà, per il secondo anno consecutivo, alla cerimonia del 4 maggio a Superga. E poi? Comunque: “Forza Toro”.

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