>> Il Cisa Asti Sud chiuderà nel 2013?

Il Consorzio Socio Assistenziale del C.I.S.A. – Asti Sud potrebbe essere soppresso a settembre 2013, ovvero alla scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione.

In merito all’evoluzione normativa in atto riguardante la riorganizzazione dei Consorzi Socio Assistenziali, il presidente del consiglio di amministrazione C.I.S.A. – Asti Sud Franca Serra ha partecipato, nei giorni scorsi, ad incontri coordinati dall’ANCI regionale, durante i quali è emersa la forte convinzione circa l’efficacia della gestione diretta dei servizi socio assistenziali da parte dei Comuni.

Ha incontrato la consigliera regionale Rosanna Valle e insieme hanno parlato con l’assessore regionale Caterina Ferrero, la quale ha ribadito che la bozza di provvedimento regionale costituisce una proposta da valutare.

I sindaci riuniti in Assemblea, unitamente al Presidente Violardo, hanno unanimemente messo in risalto i buoni risultati di gestione conseguiti negli anni, affermando l’apprezzamento verso un’esperienza positiva, da valorizzare e da mantenere attiva per quanto possibile nel rispetto delle disposizioni normative.

Sull’argomento sono stati informati tutti i dipendenti (sia del C.I.S.A. – ASTI SUD che della società partecipata GE.S.S.TER.), al fine di portarli a conoscenza dell’effettiva situazione e rassicurarli circa l’impegno di tutti affinché i servizi possano proseguire a tutela non solo dei cittadini, ma anche della loro professionalità.

“La conoscenza diretta e approfondita della situazione mi ha condotto alla considerazione – dichiara Franca Serra – che sussiste una convergenza di intenti per far sì che la gestione dei Servizi Socio Assistenziali proceda in forma diretta e associata. Infatti, le Amministrazioni comunali, titolari della funzione sociale, si sono espresse a favore dell’attuale modalità di gestione che considerano uno strumento efficace ed efficiente che li avvicina al rapporto con i cittadini. Qualora non potesse proseguire l’attuale forma consortile, la gestione dei Servizi Socio Assistenziali potrà assumere un profilo giuridico che ne consentirà modalità analoghe, assicurando gli stessi risultati, o addirittura ottenendo dei miglioramenti.
In questo senso ritengo che assuma maggiore importanza il mantenimento dello standard quantitativo e qualitativo dei servizi, indipendentemente dalla forma giuridica individuata per la gestione e dall’ammontare delle risorse a disposizione in questo particolare momento storico.”