>> Al Massaia, sperimentazione contro l’obesità infantile

L’inedita sperimentazione che fa dell’Ambulatorio dell’obesità infantile, allestito dall’Asl At nella Pediatria del Massaia, una realtà unica in Piemonte per metodi e contenuti, sta dando i primi frutti.

Realizzato con il contributo della Fondazione della CRAT, il progetto affianca il bambino nella complessa lotta ai chili in eccesso con azioni innovative e strategie mirate, puntando a cambiare il suo atteggiamento nei confronti del cibo.

È molto facile accedere al servizio e prendere parte alle sedute di cura: basta prenotarsi al Sian (0141.484924) e non è necessaria l’impegnativa del medico curante.

Da maggio 2010 sono stati 96 i piccoli osservati e curati dall’ambulatorio, che conta sull’apporto del medico endocrinologo pediatra, Iaele Bellone, dei medici nutrizionisti, Renza Berruti e Fiorenzo Lorenzi, e di quello sportivo, Ettore Bacchini.

A oggi sono 24 i bambini che hanno concluso l’intero percorso di cura che, dopo la visita di ingresso, si articola in tre sedute collettive, a cadenza quindicinale.

I pazienti sono suddivisi in due gruppi, uno per i bambini delle scuole elementari e uno per quelli delle medie e delle superiori. Un terzo gruppo di lavoro raccoglie i rispettivi genitori.
Durante il primo accesso, il giovane paziente viene pesato, e, dopo aver valutato eventuali approfondimenti diagnostici, riceve i primi consigli personalizzati.

In seguito, a cadenza quindicinale, inizia la terapia collettiva in cui risiede la parte innovativa della cura. Durante le sedute gli operatori si confrontano con i bambini, affrontando le cause dei loro chili in eccesso (scarsa attitudine al movimento, dieta poco variata e povera di verdura e frutta, vita sedentaria, eccessivo attaccamento a televisione e computer).

Ai genitori dei piccoli pazienti vengono illustrati i rischi che questo stile di vita può comportare: conseguenze immediate e a lunga distanza, dalla glicemia in eccesso al colesterolo elevato, fino al pericolo cardiovascolare che un’obesità iniziata in giovane età porta con sé. I medici indicano ai giovani pazienti le corrette contromisure.

Durante le sedute con i ragazzi, vengono svolte anche attività pratiche (come spelare e comporre la frutta, allestire uno spuntino o un pasto equilibrato) per stimolare l’interazione attiva dei piccoli utenti.

“Puntiamo a instillare in grandi e piccoli l’attitudine a una corretta abitudine di vita – commenta Paola Gianino, primario della Pediatria dell’Asl – suggerendo loro una giusta alimentazione e una sana predisposizione al movimento”.

Durante il percorso vengono fissati anche obiettivi intermedi, come non ingrassare, abituarsi, o imparare, a fare la prima colazione e provare ad assaggiare la verdura.

Al termine del percorso di cura, in numerosi casi si è riscontrato un abbassamento del peso (con punte, in alcuni casi, di 4-5 chili) e un notevole aumento delle sane abitudini, come muoversi  e mangiare meglio.

Grazie all’interessamento del medico nutrizionista dell’équipe, Berruti, è anche stato possibile fissare un premio per i bambini più volenterosi: un ingresso gratuito nella piscina della palestra astigiana Fidia.