>> Giornata della Memoria: una lezione drammatica agli studenti del Ciampini

“Perché il Giorno della Memoria? Perché le leggi razziali italiane, i campi di concentramento, il genocidio nazista, tendono a diluirsi con il passare delle generazioni. I giovani nati negli Anni Cinquanta e Sessanta ricevevano i racconti dai loro genitori e quindi li avevano ancora freschi, il ricordo era ancora vivo. Per coloro che sono nati dagli Anni Ottanta in avanti questi ricordi sono molto più sfumati, irrompono, nei ragazzi e nelle persone più politicizzate, altri temi, dallo sviluppo tecnologico, al divario tra Nord e Sud del mondo. Oppure, ancora, domina il riflusso, il proprio particolare. Invece bisogna ricordare per evitare che le cose accadute in quell’epoca abbiano a ripetersi. Come purtroppo è già avvenuto, pensiamo solo alla disintegrazione della ex-Jugoslavia ed alla cosiddetta pulizia etnica perpetrata dalle milizie serbe”: inizia così la relazione del prof. Claudio Giulio Anta nella lezione tenuta agli studenti del Ciampini-Boccardo.

Una lezione avvincente, drammatica, che ha messo a nudo tutte le sofferenze patite dai deportati nei campi di concentramento. Accompagnati da musiche di Luigi Einaudi e da immagini del campo di concentramento di Birkenau, la relazione è stata molto seguita dagli studenti che, alla fine, hanno tributato un lungo applauso al relatore.

Di notevole interesse anche la chiusura dell’appuntamento con il lavoro svolto dal Gruppo Storia del Ciampini nell’anno scolastico 2007/2008, coordinato dai Docenti Angelo Russo ed Ennio Morgavi, teso a sfatare il mito dell’italiano, brave gente, che mai si macchierebbe di certe cose. Ed invece inchioda la platea alla realtà delle leggi razziali, delle denunce perpetrate anche da noi, anche in provincia di Alessandria, verso chi è ebreo; la chiusura degli esercizi commerciali i cui titolari erano ebrei,od il loro licenziamento. E, accanto a questo, le figure di coloro che sono stati definiti “ I Giusti della Nazioni”, ovvero di coloro che sfidando i pericoli, a sprezzo della propria vita, hanno cercato di aiutare gli ebrei e coloro che dovevano andare nei campi di concentramento.

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