>> Fogliati (Pd) mette in guardia dal rischio del vuoto sanitario

L’obiettivo Ospedale della Valle Belbo, così come progettato e finanziato, Fisiatria compresa (€ 9 milioni di Euro destinati a luglio 2010), deve rimanere tale e di qui alla sua realizzazione i Sindaci della Valle Belbo dovranno essere vigilare sul tentativo di depotenziare questa struttura, che dovrà servire in Day Hospital e Day Surgery la Valle Belbo ed oltre 60.000 cittadini.

Incombe sulla struttura sanitaria della Valle il destino del Cardinal Massaja, destinato a diventare nel corso del tempo, una succursale di Alessandria, con impoverimento del servizio reso alla cittadinanza. Concordo con la Presidente Maria Teresa Armosino: gli ospedali non hanno le ruote e si deve guardare con preminenza alla tutela dei cittadini. Asti non deve uscire impoverita di quanto faticosamente costruito negli ultimi anni, in strutture ed eccellenze sanitarie.

Per quanto riguarda la Casa della Salute, il completamento di Canelli deve essere portato a preminenza, atteso che l’Ospedale della Valle Belbo si dovrà attendere per almeno 4/5 anni: gli investimenti non sono rilevanti, e la struttura si potrà far recettore di quanto in uscita dall’Ospedale di Nizza, che dovrà essere ceduto per finanziare il nuovo ospedale. Se così non fosse, si potrebbe creare un “vuoto sanitario” (ospedale Nizza chiuso, nuovo ospedale non terminato, Casa della Salute non finanziata e completata) pericoloso ed inaccettabile per la Valle Belbo e la Langa Astigiana.

, , ,