>> Da Nizza Monferrato la cittadinanza onoraria a Umberto Eco

Sabato 6 novembre, sotto il Foro Boario nicese, la Fiera di San Carlo ha vissuto uno dei suoi momenti centrali, al pomeriggio, con l’assegnazione del premio “Il Campanon” e l’attribuzione della cittadinanza onoraria a Umberto Eco.

A salutare le numerose autorità e ospiti celebri, convenuti per la doppia premiazione locale e nazionale, è stato il sindaco Pietro Lovisolo, che ha poi ceduto la parola al presidente del consiglio comunale Marco Caligaris: “Mi piace segnalare che la scelta dei premiati del Campanon avviene di anno in anno a cura dei capogruppo consiliari, e la scelta dei nomi designati avviene sempre di comune accordo”. Un segno che il prestigioso riconoscimento – un vigoroso e affettuoso “grazie” a quelli che lavorano a lungo, e nell’ombra, in attività di rilevante interesse sociale – proviene davvero dall’intera Nizza.

Si è proceduto quindi alla consegna dei premi, con Luciano Schiffo a introdurre  i singoli premiati: Vittorio Clema, volontario della Croce Verde, gentile nei modi e ferreo nella volontà, sempre a fianco di chi sta male; Piercarlo Cravera, “uomo della pioggia” della Protezione Civile che dalla stazione meteo vigila sui fiumi ed è sempre rapido a reagire in ogni emergenza; Alberto Drago, volontario cittadino di grande energia, vicepresidente del gruppo locale di Protezione Civile, nonché in forza alla Croce Verde e tra i “nonni vigili”; Leandro Modafferi, componente della Banda e collaboratore di don Aldo Badano. Inoltre è stato ocnsegnato un altro prestigioso riconoscimento, da parte della Presidenza del Consiglio, a un altro illustre nicese, il presidente della Croce Verde Pietro Sala.

La cittadinanza a Umberto Eco

Per il professor Umberto Eco la giornata di sabato è stata un ritorno in quella cittadina che per due anni lo ospitò, ragazzino, sfollato da Alessandria, dove conobbe don Celi e suonò tra le fila della Banda dell’Oratorio di quel tempo.

Al momento di ricevere le chiavi dal sindaco Lovisolo ha ringraziato per poi leggere il passaggio del suo “Il pendolo di Foucault” che racconta l’episodio nicese della sua infanzia. Dello stesso passo del romanzo l’ospite ha portato in dono alcune copie a tiratura limitata ristampate per l’occasione.

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