>> Alta cucina e pesci d’acqua dolce

A sottolineare l’importanza ed il valore dell’acquacoltura piemontese è in atto in questi mesi un’iniziativa di Confagricoltura Piemonte che ha avviato una serie di interventi di informazione e di guida al consumo volti ad accrescere l’utilizzo dei pesci di acqua dolce (tra gli altri, Anguilla, Carpa, Coregone, Persico, Storione, Tinca e Trota), le cui carni possiedono valori nutrizionali di grande importanza, ad alto contenuto proteico e quasi sempre con pochi grassi.

Confagricoltura Piemonte ha avviato una campagna di informazione sulle caratteristiche organolettiche del pesce d’acqua dolce, accompagnandola con la realizzazione di un dèpliant informativo e con una serie di degustazioni in occasione di fiere e manifestazioni enogastronomiche (in settembre una di queste è stata organizzata nell’ambito della Douja d’Or con piatti cucinati dagli allievi della scuola alberghiera di Agliano) e con serate d’assaggio in aziende agrituristiche.

Nell’ambito di questa azione promozionale (è in corso anche un’indagine di mercato per conoscere i gusti e le richieste dei consumatori) è stata organizzata nei giorni scorsi al ristorante Gener Neuv di Asti (storicamente legato alla cucina di fiume essendo aperto da sempre lungo il corso del Tanaro) una serata all’insegna del “matrimonio” tra l’alta cucina ed il pesce d’acqua dolce.

Alla riuscitissima serata, in cui la famiglia Fassi ha servito, tra l’altro, eccellenti piatti di trota salmonata, storione di Calvisano, tinca gobba del Pianalto e anguilla di Comacchio, hanno partecipato numerose autorità astigiane (tra gli altri il consigliere regionale Rosanna Valle, gli assessori provinciali Cardona e Ferraris ed il presidente della Camera di Commercio, Mario Sacco) accolti per l’occasione dal Presidente regionale di Confagricoltura, Vittorio Viora e dal direttore regionale, l’astigiano Ercole Zuccaro.

(a cura di Paolo Monticone)