>> Col nuovo disciplinare i vini doc “Piemonte” alla conquista della Cina

Nel corso dell’ultimo Vinexpo di Bordeaux, gli stand piemontesi sono risultati molto frequentati dagli importatori cinesi che hanno dimostrato di apprezzare molto il Moscato d’Asti. La Cina apprezza con crescente interesse l’enologia made in Italy.

Secondo una analisi Coldiretti, sulla base dei dati Istat divulgata in occasione della visita del primo ministro cinese Wen Jiabao in Italia, le bottiglie di vino italiane esportate in Cina sono più che triplicate nel corso del 2010 facendo registrare un aumento record del 242 per cento.

Il Piemonte ha ora un’altra “arma” per affrontare il mercato dell’export. Con la firma del decreto ministeriale è infatti entrato in vigore il nuovo disciplinare di produzione dei vini a Denominazione di origine controllata “Piemonte”. Le nuove denominazioni permetteranno di distinguere meglio all’occhio del consumatore straniero le produzioni di qualità piemontesi.

Coldiretti sottolinea il risultato raggiunto dopo un lavoro di oltre cinque anni dalla prima stesura del disciplinare. “Tutto questo – sottolinea Maurizio Soave, presidente provinciale Coldiretti con delega vitivinicola per tutto il Piemonte – rientra in un più ampio progetto di riorganizzazione del vigneto Piemonte che permetta ai viticoltori di affrontare il mercato del vino, sia quello nazionale che internazionale, con nuovi strumenti a disposizione”.

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