>> Il sindaco cacciatore di Mioglia, Livio Gandoglia, vieta la caccia

Con ordinanza del 18 settembre 2010, Livio Gandoglia, 61 anni, cacciatore e primo cittadino di Mioglia (candidatosi come capolista della Lista Civica “Mioglia Nuova”, è stato eletto nel giugno 2009), amena località della valle Erro in provincia di Savona, ha vietato l’attività venatoria su tutto il territorio comunale.

 

Ponderate le sue motivazioni: “L’Azienda  faunistico venatoria miogliese è decaduta. Ed è per questo che ho vietato la caccia nel territorio comunale. C’è di mezzo la sicurezza di cacciatori e cercatori di funghi, in quanto si passerebbe da una caccia controllata di circa 60 cacciatori alla presenza di un numero illimitato e incontrollabile che avrebbe preso d’assalto un bosco ancora fitto, con scarsa visibilità e, di conseguenza, pericoloso…”

E’ nato a Noli il 20 giugno 1949, ed è residente a Mioglia.
Diplomato Ragioniere e Perito Commerciale presso l’Istituto “G.C. Abba” di Genova Sampierdarena, è coniugato con Lucia Rolandi e ha una figlia: Chiara.

E’ stato per 35 anni funzionario di vendita della multinazionale Procter & Gamble sino al 2007, anno del suo ritiro dal lavoro. Ha maturato esperienze amministrative come assessore e vicesindaco nei comuni di Mioglia e, precedentemente, di Noli.
Dedica il tempo libero alla famiglia e alle tradizionali attività di orticoltura, giardinaggio e caccia.
Ama molti generi letterari con particolare attenzione ai testi storici, agli autori sudamericani e ai romanzieri contemporanei.
Apprezza il cinema in genere ed in particolare le pellicole a sfondo storico, di guerra ed i western.
Considera disponibilità, altruismo, sincerità ed onestà i pregi degli altri.

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