>> Un deposito di scorie nucleari nel Monferrato?

Mentre il territorio di Langhe, Roero e Monferrato con i suoi capolavori  creativi dell’uomo e della natura, si avvia a diventare Patrimonio UNESCO e ad ottenere un riconoscimento di livello internazionale, si apprende che tra i luoghi ipotizzati per ospitare il sito del deposito delle scorie delle installazioni nucleari italiane c’è il Monferrato e la zona appenninica della Valle Bormida.

“Apprendo  – comunica l’On.le Fiorio –  che la Sogin sta definendo la mappa dei luoghi migliori per gestire in sicurezza la chiusura del ciclo di vita delle installazioni nucleari italiane e ospitare le relative scorie nucleari, tra questi luoghi, risulterebbe esserci il Monferrato. Premesso che credo sia indispensabile giungere quanto prima all’individuazione del deposito unico nazionale dove trasferire le scorie attualmente presenti sul territorio piemontese (il 75% delle scorie nucleari italiane si trova a Saluggia e Trino) e che non sono in alcun modo sostenitore della scuola di pensiero “non nel mio cortile” tuttavia definire il Monferrato e il tratto appenninico del Bormida come luoghi idonei ad ospitare il deposito mi pare assolutamente insensato”.

“A questo punto – continua Fiorio – sorgono non pochi dubbi su come la  Sogin, abbia predisposto la mappa: se ha escluso le zone troppo abitate e quelle con rischi sismici e geologici, allora non ha senso prendere in considerazione il Monferrato (che è zona sismica, fortemente antropizzata e sede di un importante acquedotto) né tanto meno le Bormide, che sono area montana e che hanno conosciuto una complessa opera di bonifica da poco conclusa. Auspico che la mappatura dei luoghi idonei ad ospitare il deposito nazionale sia realizzata secondo criteri davvero più ragionevoli. E ricordo  al Governo centrale che il Piemonte attende da anni di essere liberato dalla presenza delle vecchie scorie. In Piemonte il conto nucleare lo abbiamo già pagato, continuiamo a farlo e non è il caso di ipotizzare altri depositi sui nostri territori”.

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