>> Presentata la gamma degli spumanti Sigillo Blu Martini

Si è svolta giovedì 27 maggio, nei locali della Terrazza Martini di Pessione di Chieri, la conferenza stampa che ha presentato ufficialmente a giornalisti, illustri esponenti del territorio dell’Asti, rappresentanti di cantine sociali e vinificatori, il restyling della gamma Spumanti Sigillo Blu Martini (con il marchio bene evidenziato sulle bottiglie): l’Asti Spumante DOCG , il Riesling DOC , il Prosecco DOC , il Rosé e il Montelera Metodo Classico Talento.

Il dottor Stefano Leonangeli, amministratore delegato di Martini & Rossi, ha aperto l’incontro presentando subito la nuova veste delle cinque gemme della casa vinicola piemontese. Tra le cinque, l’Asti è per Martini (fondata nel 1863) un simbolo di eccellenza e italianità nel mondo, basti pensare, come riferisce Leonangeli, alle oltre 22 milioni di bottiglie vendute lo scorso anno (sul totale di 100 milioni di bottiglie, di cui 34 di spumante).

La nuova veste della gamma vuole esaltare e impreziosire un sigillo di qualità di cui la Martini si sente garante da sempre, come ha ribadito il Direttore dello stabilimento Giorgio Castagnotti, che ha definito l’Asti come la “perla dell’enologia”, ricordando quale fornitore delle uve il territorio di  S. Stefano Belbo. Packaging, veste grafica e, soprattutto, contenuto sono le ragioni di un successo dei prodotti Martini.

E proprio il territorio dell’Asti è stato uno dei temi centrali dell’incontro, un sistema economico e territoriale che vede diversi attori in gioco: coltivatori, produttori e istituzione che solo grazie ad un lavoro armonico possono continuare a rendere il prodotto Asti una delle bandiere del made in Italy nel mondo.

Luciano Boero, enologo Martini & Rossi dal 1978, collegandosi all’attività vitivinicola del territorio dell’Asti, ha ribadito quanto sia importante il saper coniugare tradizione enologica con l’innovazione, e quindi all’attività di ricerca e sviluppo che le grandi aziende come Martini intraprendono per ottenere un prodotto nel pieno rispetto dell’ambiente e delle materie prime in gioco.

A chiudere il giro di tavolo, Jean Marc Bartoli, direttore acquisti del Gruppo Bacardi – Martini, che ha sottolineato l’importanza del packaging perché simbolo dello stile di un brand capace di comunicare al consumatore tutti i valori del prodotto. Nello specifico, il progetto riguardante la nuova veste della gamma Spumanti Sigillo Blu Martini, ha visto l’azienda investire ben 25 milioni di dollari.

A corredo degli interventi dei quattro relatori Martini, hanno preso la parola: il dottor Lamberto Vallarino Gancia, Presidente di Federvini, il dottor Franco Bosco, assessore all’agricoltura del comune di Chieri (To), il dottor Roberto Artuffo, sindaco di Santo Stefano Belbo (Cn)  e presidente dell’Associazione dei Comuni del Moscato (52 Comuni) e il dottor Paolo Ricagno, Presidente del Consorzio dell’Asti e del Consorzio dei Vini d’Acqui e del Brachetto.

Lamberto Vallarino Gancia ha ricordato con orgoglio che la sua Famiglia “ha sempre creduto nell’Asti e nella sua unicità“. Paolo Ricagno, “partner della Martini”,  ha sottolineato , a conclusione della conferenza, il successo dell’Asti in Italia e nel mondo, augurandosi che “possa ancora crescere”.

, , , ,