>> Le Città del Vino ad Alba, in un convegno a “Vinum”

Il paesaggio rurale può e deve essere oggetto di pianificazione urbanistica.

E’ quanto è emerso nel convegno “Paesaggi e Architetture del Vino” svoltosi sabato 17 aprile, al teatro Busca di Alba, in apertura dei lavori di Vinum, una delle più importanti manifestazioni del settore vitivinicolo piemontese e non solo. La testimonianza e l’esperienza delle “Città del Vino”, con tecnici, esperti e amministratori, sono state importanti anche in vista della candidatura Unesco delle terre del basso Piemonte.

Proposte e consigli raccolti in un volume “Vino e Paesaggio. Materiali per il governo del territorio” a cura di Pier Carlo Tesi, Lorenzo Vallerini e Luigi Zangheri, frutto di un aggiornamento di due anni, grazie al quale le Città del Vino sono entrate a far parte come membro permanente della Conferenza del Consiglio d’Europa.

Il presidente nazionale Giampaolo Pioli, sindaco di Suvereto (Toscana) ha chiarito: “L’obiettivo è triplice: far crescere la cultura del paesaggio, in particolare di quello vitivinicolo, far maturare l’idea che il territorio rurale aperto può essere oggetto di attività pianificatrice, in accordo con  il mondo agricolo. Infine fornire ai Comuni principi, regole ed esperienze concrete di trasformazione di quelle idee in norma”.

Tra il pubblico anche alcuni studenti che, come ha messo in evidenza il sindaco di Alba, Maurizio Marello: “Sono il nostro futuro”.

Per gli amministratori delle Città del Vino è stata anche l’occasione per incontrare il neoassessore regionale al turismo, l’albese Alberto Cirio e il senatore Tommaso Zanoletti, che già negli anni Novanta, da sindaco di Alba, li aveva riuniti per la prima volta intorno al tavolo.

A far gli onori di casa per l’associazione il vicepresidente nazionale Emilio Cravanzola e il coordinatore regionale Alfredo Capello: “Un’occasione importante anche aldilà dell’aspetto tecnico perché, finalmente, dopo tanti anni, le Città del Vino del Piemonte si sono incontrate in un contesto di grande rilevanza come Vinum”.

L’associazione “Città del Vino” è nata nel 1987 grazie anche alla brillante intuizione dell’astigiano Elio Archimede. Ne fanno parte 584 Comuni, di cui 92 piemontesi. Svolge un’intensa attività rivolta ai soci, mai dimenticando il turismo enogastronomico. Lo dimostrano le manifestazioni più importanti: la Selezione del Sindaco, concorso nazionale per valorizzare i vini italiani e la più caratteristica “Calici di stelle”, in programma il 10 agosto, giorno di San Lorenzo.  

Prossimo appuntamento piemontese delle “Città del Vino”, a settembre, ad Asti, con la partecipazione ad un convegno, nell’ambito della Douja.

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