> Dalla Friges segnali negativi

Nella mattinata del 17 dicembre, si è tenuto all’Unione Industriale di Asti, un nuovo incontro tra  i sindacati di categoria e la società FRIGES S.p.A. di Calamandrana in merito ai ricorsi alla cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale ed alla procedura di mobilità inoltrati dalla società stessa.

Il segretario generale della Fillea-Cgil Filippo Rubulotta  non ha nascosto le difficoltà emerse: “Purtroppo l’incontro ha evidenziato un allontanamento delle parti, soprattutto nel metodo di applicazione della cassa integrazione straordinaria. Come parte sindacale, abbiamo sostenuto delle richieste, già emerse nell’assemblea dei lavoratori dello scorso 14 dicembre, affinché i lavoratori stessi non debbano pagare questa crisi più di quanto già la pagano ora o di quanto la pagheranno quando saranno posti in cassa integrazione straordinaria ovvero abbiamo richiesto dei periodi di turnazione abbastanza brevi (1 settimana al mese) così da non avere una perdita di salario mensile troppo elevata, abbiamo richiesto che nel caso in cui, per esigenze tecnico-organizzative comprovate, si debba ricorrere per singoli lavoratori a periodi di cassa integrazione straordinaria superiori alla turnazione stabilita, venga riconosciuta al lavoratore stesso un’indennità di disagio da parte dell’azienda da quantificarsi a seconda dei giorni di cassa integrazione straordinaria realmente effettuata, abbiamo richiesto che anche per i lavoratori posti in cassa integrazione straordinaria vi sia la completa maturazione dei ratei di tredicesima mensilità.”

La direzione aziendale della Friges ha però risposto negativamente alle richieste giudicandole “troppo onerose” e ha ricordato come il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale ed alla mobilità avviene in alternativa alla chiusura di singoli reparti dell’azienda e quindi a sicuri licenziamenti, per poi “offrire” una turnazione di 3 settimane di cassa integrazione straordinaria al mese, nessun riconoscimento di indennità ed una maturazione del 50% dei ratei di tredicesima durante i periodi di cassa integrazione straordinaria.

“Noi riteniamo queste proposte insufficienti – ha concluso Rubulotta – perché vanno nella direzione sbagliata, ovvero quella di penalizzare di più i già penalizzati ovvero quei lavoratori che, per colpe non loro, dovranno sostenere periodi maggiori di cassa integrazione straordinaria.”

Alla ripresa dell’attività lavorativa, l’11 gennaio 2010, si terrà un’altra assemblea dei lavoratori in cui si dovrà decidere come proseguire questa difficile trattativa che approderà il 14 gennaio in Regione.

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