Premio Pavese ad Andrea Camilleri, Enzo Bianchi, Gian Carlo Caselli e Lawrence G. Smith.

I quattro vincitori della XXVI edizione del Premio Cesare Pavese (sezione opere edite) sono stati premiati domenica 30 agosto, a Santo Stefano Belbo, presso la casa natale di Cesare Pavese.

La premiazione è stata preceduta, sabato 29 agosto, dalla ‘Giornata pavesiana’, cui hanno partecipato gli scrittori Andrea Bajani, Giuseppe Culicchia e Margherita Oggero, il direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino Ernesto Ferrero e il critico letterario, giornalista e scrittore Lorenzo Mondo.

Andrea Camilleri è stato premiato per La danza del gabbiano (Sellerio), Enzo Bianchi per Il pane di ieri (Einaudi), Giancarlo Caselli per Le due guerre (Melampo) e il saggista newyorkese Lawrence G. Smith per Cesare Pavese and America: life, love and literature (University Massachussetts Press)

Organizzato e promosso dal Cepam-Centro Pavesiano Museo Casa Natale, assieme alla Fondazione Cesare Pavese e al Comune di Santo Stefano Belbo, il Premio Cesare Pavese è la prima manifestazione frutto del Parco Culturale Piemonte Paesaggio Umano, il nuovo coordinamento che riunisce la Regione Piemonte, la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura e numerosi Comuni e soggetti culturali che operano tra Langhe, Roero e Monferrato.

I vincitori per la Sezione opere inedite:

Per la narrativa: Adriana Assini, Roma, con L’orologiaio di Norimberg; per la poesia inedita, Bruna Cerro, Savona, con A Cesare Pavese; per la saggistica,Giacomo Abbate, Savona, con Miniera; per la narrativa Medici A.M.S.I., Francesco Aaulizio, Modigliana (Fo), con Cosciabella la partigiana; per la poesia Medici A.M.S.I, Cinthia De Luca, Roma, con Sigillo d’eternità; per la saggistica Medici A.M.S.I., Gaetano Mazzilli, Statte (Ta), con La Contessa di Castiglione; per la narrativa piemontese, Attilio Rossi, Carmagnola (To), con Arlongh a la balera; per la poesia piemontese, Paolo De Silvestri, Castel Rocchero (At), con Serchè ‘d turnè a ca; per i lavori scolastici Illenia Bertin, Francavilla Bisio (Al), con Pavese e  Fenoglio, scrittori delle Langhe